lunedì 30 gennaio 2017

VITTORIA AGANOOR (1855 – 1910) – Poetessa

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VITTORIA AGANOOR (1855 – 1910) – Poetessa

Nata nel 1855 a Padova da una famiglia di origini armene, Vittoria Aganoor è tra le poetesse più rispettate della letteratura italiana. Il padre, Edoardo Aganoor, era un conte di origini armene, e la madre era Giuseppina Pacini. La famiglia paterna era emigrata in Persia e poi in India nel 1600; nel 1835 il nonno della scrittrice, Abramo, si trasferì in Europa fermandosi infine a Padova.
Gli Aganoor erano molto legati alle loro origini armene, ed uno dei motivi per cui vissero un periodo a Venezia era quello di poter stare vicino ai Padri Mechitaristi, i quali stamparono molti libri per conto della famiglia. Molte notizie degli Aganoor ci giungono grazie ad uno dei padri mechitaristi, Arsenio Gazikian, famoso per aver tradotto in armeno molte opere classiche di autori come Dante, Omero, Leopardi e Virgilio.
Grazie alla sua intelligenza, alle frequentazioni con personalità geniali del tempo e al benessere in cui viveva la famiglia, Vittoria sviluppò precocemente le sue doti di scrittrice.
La sua natura precisa e perfezionista la spinse a mostrare i suoi scritti solamente a parenti e agli amici più stretti, anche ad insigni letterati del tempo. Solamente a 45 si convinse a scrivere la sua prima raccolta di poesie, chiamata Leggende Eterne.
Benedetto Croce la considerava scrittrice spontanea e fresca, e tale considerazione rimase fino agli anni ’70, quando vennero edite alcune lettere scritte ad amici, da cui emergeva una considerazione di se stessa come di una scrittrice “di testa”, e non “di cuore”. Infatti, le sue poesie richiamano la corrente Crepuscolare del suo tempo, oltre le opere di Leopardi e D’Annunzio.
Nel 1908 uscì la sua seconda raccolta di poesie, Nuove Liriche, accolta molto calorosamente dalla critica. La sua fama crebbe sempre di più, specialmente successivamente alla sua morte, avvenuta nel 1910.

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