martedì 31 gennaio 2017

TBILISI: Chiesa Armena della Beata Vergine a rischio crollo

TBILISI: Chiesa Armena della Beata Vergine a rischio crollo

– TBILISI: L’Associazione armena “Tiflis Hamkari” ha portato alla luce il pessimo stato di conservazione della Chiesa Armena della Beata Vergine Shamkortsev, detta anche Karmir Avetaran (cioè Vangelo Rosso), mostrando come sia a rischio crollo, anche a causa della costruzione di un edificio privato nei suoi pressi.L’Associazione ha spinto per portare la questione a livelli internazionali, sperando che le istituzioni facciano qualcosa per salvare questo patrimonio culturale armeno.Le fondamenta della chiesa sono a rischio anche a causa di un edificio privato costruito nei pressi di uno dei lati della chiesa, indebolendola ancor di più.Il quotidiano online Sputnik, nella versione armena, ha portato all’attenzione internazionale la questione grazie ad un articolo di Laura Sarkisyan.Il post su Facebook della pagina Tiflis Hamkari ha acceso forti discussioni su questo argomento: alcuni parlano di vandalismo del costruttore della casa privata nei confronti della chiesa, altri parlano di sentimenti anti-armeni dei georgiani, che vogliono deliberatamente distruggere i monumenti e le chiese lasciate in eredità dagli armeni.Così la pensa anche Samvel Karapetyan, direttore della Fondazione per la Ricerca sull’Architettura Armena (RAA), che è stato dichiarato “persona non gradita” in Georgia. Secondo Karapetyan, la Georgia dovrebbe conservare ogni monumento presente sul suo territorio, in quanto parte della ricchezza del Paese, e non considerarlo come un corpo estraneo da distruggere. Inoltre, ha ricordato, come esempio, il vicino Iran che restaura e ripristina i monumenti e le chiese armene, riconoscendone l’enorme valore storico e culturale, così come l’importanza degli armeni nella storia della Persia.La chiesa venne costruita, secondo alcune fonti, nel 1775, mentre dai registri armeni risulta costruita nel 1809. Il nome della chiesa deriva dalla città di Shamkor, da cui provenivano i rifugiati armeni. Shamkor, chiamata Utik in epoca medievale dagli armeni, venne a far parte dell’Impero Russo nel 1803. Storicamente, Shamkor è stata ripetutamente invasa dai Persiani.

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