MARGARITA SIMONYAN, l’ARMENA più pericolosa al mondo!
– La direttrice della testata internazionale Sputnik è stata indicata dall’intelligence USA come una delle principali artefici del successo di Trump alle ultime elezioni. Il dossier dell’intelligence ha menzionato per ben 27 volte la giornalista russa, ma di lontane origini armene. Le accuse degli USA contro la Russia di Putin, rea a parer loro di aver fortemente influenzato le elezioni statunitensi, sono rimbalzate nei media di tutto il mondo, enfatizzando il ruolo di questa giornalista al punto da farla sembrare l’unica grande “burattinaia” della campagna mediatica russa a favore di Trump, talmente a larga scala da aver influenzato l’elettorato americano.
Una delle principali testate argentine, La Naciòn, ad esempio, dipinge la Simonyan come “la giornalista più pericolosa del pianeta”, in un articolo dal titolo “Simonyan, la giovane padrona della propaganda russa”.
La presidentessa dell’associazione nazionale dei giornalisti brasiliani, Maria José Braga, ha bollato l’articolo de La Naciòn come un tipico esempio di anti-giornalismo, che punta tutto sul sessismo e soprattutto senza presentare alcuna prova solida sulla responsabilità diretta della Russia, ed in particolare dell’agenzia Sputnik, sulle elezioni americane.
Una delle principali testate argentine, La Naciòn, ad esempio, dipinge la Simonyan come “la giornalista più pericolosa del pianeta”, in un articolo dal titolo “Simonyan, la giovane padrona della propaganda russa”.
La presidentessa dell’associazione nazionale dei giornalisti brasiliani, Maria José Braga, ha bollato l’articolo de La Naciòn come un tipico esempio di anti-giornalismo, che punta tutto sul sessismo e soprattutto senza presentare alcuna prova solida sulla responsabilità diretta della Russia, ed in particolare dell’agenzia Sputnik, sulle elezioni americane.
(Fonte: Sputnik Italia)
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