Costruita nel 1949 in Armenia la prima bomba atomica dell’era sovietica
– YEREVAN: la CIA ha declassificato circa 13 milioni di documenti segreti, in precedenza disponibili nell’archivio del Maryland.
Secondo un documento del 18 gennaio 1950, l’URSS aveva già costruito diverse bombe atomiche, sotto la supervisione di Lavrentiy Beriya, capo della polizia segreta e direttore della “Commissione Segreta per la Produzione di Armi Atomiche”, il quale godeva di pieni poteri tecnici, economici e finanziari.
Inizialmente, la produzione seriale di armi nucleari era prevista nel 1947, utilizzando specialisti tedeschi catturati durante la guerra e documenti segreti rubati ad USA e Canada.
Gli esperti sovietici richiesero enormi quantità di energia per procedere alle diverse fasi di produzione, per cui le aree inizialmente individuate per le nuove “città atomiche”, tra cui zone nei pressi di Chelyabinsk e di Omsk, furono scartate in favore dell’Armenia, grazie al territorio che avrebbe permesso la costruzione di diverse centrali idroelettriche, in particolare lungo il fiume Hrazdan, emissario del lago Sevan ed affluente del fiume Araxes.
Nel 1950, quindi, un’area compresa tra il Monte Aragats, il Lago Sevan e l’altopiano di Kanair venne decretata come segreta, e i laboratori costruiti all’interno di 6 grotte ricavate nella roccia basaltica intorno al fiume Hrazdan. I lavori vennero eseguiti dai prigionieri di guerra tedeschi, che avevano già costruito le fabbriche sotterranee in Germania sotto il regime nazista, e da lavoratori russi ridotti in schiavitù.
Le grotte, essendo molto profonde, erano al riparo da ogni tipo di bomba. Le apparecchiature erano prodotte da fabbriche locali, e le attrezzature per gestire l’alta tensione veniva direttamente dalla Germania.
Nel gennaio 1948 iniziarono le importazioni di materiale a base di uranio direttamente dalla Sassonia e dalla Cecoslovacchia.
Il direttore dei laboratori nucleari fu un certo Professor Arakelyan, compagno del famoso ingegnere russo di origini armene, Mikoyan, ed in confidenza con Stalin.
La prima bomba atomica venne realizzata in Armenia nell’impianto di Zanga (lungo il fiume Hrazdan) nel febbraio 1949, e fatta brillare nella penisola di Mangyshlak, in Kazakistan, il 10 luglio 1949.
Secondo un documento del 18 gennaio 1950, l’URSS aveva già costruito diverse bombe atomiche, sotto la supervisione di Lavrentiy Beriya, capo della polizia segreta e direttore della “Commissione Segreta per la Produzione di Armi Atomiche”, il quale godeva di pieni poteri tecnici, economici e finanziari.
Inizialmente, la produzione seriale di armi nucleari era prevista nel 1947, utilizzando specialisti tedeschi catturati durante la guerra e documenti segreti rubati ad USA e Canada.
Gli esperti sovietici richiesero enormi quantità di energia per procedere alle diverse fasi di produzione, per cui le aree inizialmente individuate per le nuove “città atomiche”, tra cui zone nei pressi di Chelyabinsk e di Omsk, furono scartate in favore dell’Armenia, grazie al territorio che avrebbe permesso la costruzione di diverse centrali idroelettriche, in particolare lungo il fiume Hrazdan, emissario del lago Sevan ed affluente del fiume Araxes.
Nel 1950, quindi, un’area compresa tra il Monte Aragats, il Lago Sevan e l’altopiano di Kanair venne decretata come segreta, e i laboratori costruiti all’interno di 6 grotte ricavate nella roccia basaltica intorno al fiume Hrazdan. I lavori vennero eseguiti dai prigionieri di guerra tedeschi, che avevano già costruito le fabbriche sotterranee in Germania sotto il regime nazista, e da lavoratori russi ridotti in schiavitù.
Le grotte, essendo molto profonde, erano al riparo da ogni tipo di bomba. Le apparecchiature erano prodotte da fabbriche locali, e le attrezzature per gestire l’alta tensione veniva direttamente dalla Germania.
Nel gennaio 1948 iniziarono le importazioni di materiale a base di uranio direttamente dalla Sassonia e dalla Cecoslovacchia.
Il direttore dei laboratori nucleari fu un certo Professor Arakelyan, compagno del famoso ingegnere russo di origini armene, Mikoyan, ed in confidenza con Stalin.
La prima bomba atomica venne realizzata in Armenia nell’impianto di Zanga (lungo il fiume Hrazdan) nel febbraio 1949, e fatta brillare nella penisola di Mangyshlak, in Kazakistan, il 10 luglio 1949.
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