Influenza ARMENA in ETIOPIA: la musica di Nerses Nalbandian
– Gli Armeni hanno influenzato l’Etiopia in diverse aree, ma una delle più importanti è sicuramente la musica.
Nel 1924, il Principe d’Etiopia Ras Tafari era in visita a Gerusalemme. Mentre passeggiava nel Quartiere Armeno, il Principe si imbatté in un gruppo di 40 bambini che suonava marciando. Impressionato dal talento dei giovani ragazzi, Tafari decise di adottarli. I bambini erano orfani a causa del Genocidio Armeno, ed erano sotto la protezione del Patriarcato Armeno di Gerusalemme, il quale concesse il diritto all’adozione.
Il gruppo venne denominato Arba Lijoch (40 bambini, in lingua amarica).
Tafari provvide all’educazione musicale dei bambini, i quali, successivamente, formarono la Real Banda Imperiale degli Ottoni. Gli Arba Lijoch vennero istruiti da Kevork Nalbandian, un direttore d’orchestra, anch’egli orfano armeno.
Impressionato dal talento e dal progresso dei ragazzi, il Re etiope Salassie chiese a Nalbandian di comporre l’inno etiope, intitolato Marsh Teferi. L’inno venne suonato per la prima volta il 2 novembre 1930, giorno dell’incoronazione di Ras Tafari come Imperatore d’Etiopia, Haile Selassie I.
Nel 1938, Kevork invitò in Etiopia il nipote Nerses, che diventò direttore musicale del Teatro Haile Selassie nel 1956. Nerses Nalbandian divenne famoso per gli arrangiamenti della musica etiope utilizzando strumenti occidentali, interpretando melodie originali etiopi attraverso lo stile musicale americano delle grandi bande, ponendo le basi del moderno pop e jazz etiope. I pionieri di questa musica divennero noti internazionalmente solo in anni recenti, dando a Nerses il giusto riconoscimento.
Nerses Nalbandian compose anche l’inno originale dell’Organizzazione degli Stati Africani (in seguito, Unione Africana). Ricevette il raro onore di essere naturalizzato come cittadino etiope direttamente dal Re Haile Selassie.
Nel 1924, il Principe d’Etiopia Ras Tafari era in visita a Gerusalemme. Mentre passeggiava nel Quartiere Armeno, il Principe si imbatté in un gruppo di 40 bambini che suonava marciando. Impressionato dal talento dei giovani ragazzi, Tafari decise di adottarli. I bambini erano orfani a causa del Genocidio Armeno, ed erano sotto la protezione del Patriarcato Armeno di Gerusalemme, il quale concesse il diritto all’adozione.
Il gruppo venne denominato Arba Lijoch (40 bambini, in lingua amarica).
Tafari provvide all’educazione musicale dei bambini, i quali, successivamente, formarono la Real Banda Imperiale degli Ottoni. Gli Arba Lijoch vennero istruiti da Kevork Nalbandian, un direttore d’orchestra, anch’egli orfano armeno.
Impressionato dal talento e dal progresso dei ragazzi, il Re etiope Salassie chiese a Nalbandian di comporre l’inno etiope, intitolato Marsh Teferi. L’inno venne suonato per la prima volta il 2 novembre 1930, giorno dell’incoronazione di Ras Tafari come Imperatore d’Etiopia, Haile Selassie I.
Nel 1938, Kevork invitò in Etiopia il nipote Nerses, che diventò direttore musicale del Teatro Haile Selassie nel 1956. Nerses Nalbandian divenne famoso per gli arrangiamenti della musica etiope utilizzando strumenti occidentali, interpretando melodie originali etiopi attraverso lo stile musicale americano delle grandi bande, ponendo le basi del moderno pop e jazz etiope. I pionieri di questa musica divennero noti internazionalmente solo in anni recenti, dando a Nerses il giusto riconoscimento.
Nerses Nalbandian compose anche l’inno originale dell’Organizzazione degli Stati Africani (in seguito, Unione Africana). Ricevette il raro onore di essere naturalizzato come cittadino etiope direttamente dal Re Haile Selassie.
Il prossimo 19 febbraio, a Watertown, in Massachusetts, è stato organizzato dal FACS (Friends of Armenian Culture Society) un concerto in onore di Nerses Nalbandian, in cui verranno suonate le sue principali composizioni, compreso l’inno dell’Unione Africana.
(Fonti: OkayAfrica, ArmenianWeekly)
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