martedì 29 novembre 2016

AZERBAIGIAN, ARRAN ED ALBANIA: L’ULTIMO LIBRO DEL PROF. REZA

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AZERBAIGIAN, ARRAN ED ALBANIA: L’ULTIMO LIBRO DEL PROF. REZA

– Il Prof. Enayatollah Reza (1920-2010) era un eminente ricercatore nelle scienze sociali, specializzato nelle ricerche storiche. Nei suoi ultimi studi si occupò estesamente della storia del Paese attualmente denominato Azerbaigian (l’antica provincia di Arran).
Durante una delle sue ultime interviste, ha raccontato diffusamente delle sue ultime ricerche sull’Azerbaigian storico e su Arran, raccolte nel suo ultimo libro (tradotto in inglese), Azerbaijan and Aran (Caucasian Albania).
Di seguito, vengono riportati alcuni estratti tradotti dell’intervista:
D: Prof. Reza, lei è il primo studioso che ha fatto ricerche su Arran e sull’Albania Caucasica, ed ha scritto un libro su questo argomento. Per favore, ci spieghi la sua visione riguardo al nome “Azerbaigian”. Perché lei crede che esista solo l’Azerbaigian Iraniano, e che non esista alcuna regione con quel nome a nord del fiume Araxes?
R: Storicamente parlando, nessun territorio a nord del fiume Araxes è stato mai denominato Azerbaigian, fino al 1918. Premesso ciò, il nome ha portato diverse difficoltà nella prima metà del XX secolo, e nei successivi anni, e questo non può essere ignorato. La Storia, così come gli antichi geografi e gli scrittori islamici, hanno sempre testimoniato che il territorio a nord del fiume Araxes, che attualmente coincide con l’Azerbaigian, si chiamasse Albania. Gli scrittori classici hanno sempre chiamato questi territori come Albania, Armenia o Alvanak (Aghvanak), mentre gli iraniani lo hanno sempre chiamato Arran. Aliyov, uno storico della precedente Repubblica Sovietica dell’Azerbaigian, nel suo lavoro intitolato “Fonti relative all’antica storia dell’Albania Caucasica”, riferisce che all’epoca dei Parti il territorio si chiamava “Ardan”. […]
Prima dell’invenzione del nome Azerbaigian per designare i territori di Arran e Shirvan, gli zaristi russi si riferivano all’Azerbaigian come quello vero, cioè il territorio a nord della Persia, a sud del fiume Araxes. Il primo volume dell’Enciclopedia Russa (edita nel 1890) afferma “Azerbaigian, che era “Aturpatekan” in Pahlavi e “Azarbadekan” per gli Armeni, è la ricca regione industriale a nord dell’Iran. Essa confina con il Kurdistan iraniano e l’Iraq di Adjam a sud, con il Kurdistan turco e l’Armenia ad ovest, con l’Armenia russa e il sud Caucaso a nord. Il suo confine è definito dal fiume Araxes.” […]
A seguito della Rivoluzione Bolscevica e delle conseguenti agitazioni nell’Impero Russo, i politici turchi del tempo pensarono di creare uno “Stato fantoccio” nel Caucaso. Nel 1911, un partito chiamato “Mossavat” (Uguaglianza) venne fondato a Baku, che fu supportato dai turchi ottomani. Questo partito tenne un congresso congiunto con il Partito Federalista Turco nel 1917. Durante questo congresso, i due partiti si fusero e crearono un partito chiamato “Partito Democratico Federalista Egualitario Turco”. Il loro obiettivo era quello di unire tutti i popoli turcofoni sotto lo stesso ombrello turco. I Mossavatisti formarono un governo il 27 maggio 1918, e chiamarono l’area “Repubblica di Azerbaigian”. La capitale fu inizialmente Gandjeh, ma dopo l’occupazione di Baku da parte delle truppe turche il 15 settembre del 1918 sotto il comando di Noori Pasha, la capitale fu trasferita a Baku, e il governo fu consolidato grazie alle armate turche. I filoturchi comandarono le regioni Arran e Shirvan per due anni, denominandola “Repubblica di Azerbaigian”. La situazione continuò fino al 28 aprile 1920, quando i bolscevichi invasero la neonata Repubblica trasformandola in una repubblica Sovietica. I Soviet continuarono ad usare il nome inventato dai filoturchi, per cui la Repubblica venne chiamata “Repubblica Socialista Sovietica di Azerbaigian”.
Lo studioso sovietico Barthold scrisse nei suoi lavori il motivo di aver mantenuto il nome “Azerbaigian” per la nuova repubblica sovietica. L’intento era di unire la Repubblica di Azerbaigian con l’Azerbaigian Iraniano in un solo Stato Sovietico. Sempre nello stesso volume, Barthold riporta che “quantunque e dovunque ci si voglia riferire alla sola regione della Repubblica di Azerbaigian, si può usare il nome di Arran“. […]
D: Recentemente, in un libro intitolato “Speaking with History”, Nooreddin Kianoory l’ha accusata di essersi pentito delle sue idee socialiste che ha avuto per molti anni, per ritornare in Iran sotto il regime dello Shah e guadagnare posizioni importanti. Cosa vuole dire a proposito?
R: Riguardo al cambiamento delle idee scientifiche, posso dire che nessuno nasce come scienziato, e dall’inizio alla fine della vita la visione scientifica può subire molti cambiamenti. Questo è un requisito essenziale per la crescita dell’essere umano. La distinzione tra uomini ed animali è che l’uomo studia e pensa, ed attraverso il pensiero la sua percezione si evolve. […] Quindi, censurare una persona solo perché ha cambiato opinione è insano ed irragionevole. L’intelligenza di quale persona si può dire sia rimasta allo stesso livello dalla gioventù? Solo i lunatici e i ritardati possono essere così. Gli scienziati che hanno fatto grandi scoperte sono rimasti sempre della stessa idea durante la loro vita? […]
Lo ripeto, tornai in Iran sotto la condizione che nessuno mi avesse mai chiesto di pentirmi. Non mi sono mai pentito pubblicamente sui media. Quelli che mi accusano di pentimento pubblico sono semplicemente dei bugiardi […]
Ho scritto un libro sull’Azerbaigian ed altri hanno fatto lo stesso. Il diritto di giudicare questo lavoro appartiene alla comunità di quelli che sono impegnati nella ricerca e di quelli che ne seguono le ragioni, non ai fanatici e agli ignoranti. […]

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