– Uno dei misteri che negli ultimi decenni ha appassionato gli scienziati di tutto il mondo è il motivo per cui il tempo sia solamente unidirezionale e se fosse possibile invertirne il verso, permettendo, quindi, i viaggi nel tempo. Una delle ipotesi più accreditate è legata all’entropia sempre positiva di tutti i fenomeni fisici, concetto legato all’aumento irreversibile del caos (ad esempio, non esiste nessun fenomeno fisico che permetterebbe ad una tazza rotta di ricomporsi).Una recente ricerca pubblicata su Physical Review E da parte di due fisici armeni, A. E. Allahverdyan e V. G. Gurzadyan, ha ipotizzato un ruolo fondamentale dell’energia oscura che, accelerando l’espansione dell’universo, ne determina anche l’asimmetria temporale. L’ipotesi è legata al decadimento di stati metastabili sotto perturbazioni generiche, i quali non sarebbero tali se non esistesse l’energia oscura. Il tutto è dominato dalla costante di gravitazione universale positiva, che determina la velocità di produzione di entropia dinamica.Lo studio, bisogna precisarlo, non conduce ad una conclusione che porta l’energia oscura ad essere la causa della freccia temporale, ma dice che la Seconda Legge della Termodinamica e l’energia oscura potrebbero essere due facce dello stesso fenomeno, come se una misteriosa quantità dell’universo impartisse o richiedesse una direzione del tempo. In pratica, la presenza di un’energia oscura implicherebbe una direzionalità temporale.
– KAYSERI: La Chiesa storica armena Surp Astvatsatsin (Santa Madre di Dio) nella città turca di Kayseri sarà prossimamente convertita in una biblioteca ed in un “book café”, come riporta il quotidiano turco Hurriyet. Come riporta il giornale, la chiesa iniziò il proprio declino molti anni fa, essendo praticamente scomparsa la comunità armena presente a Kayseri. La chiesa fu prima trasformata in un centro congressi, poi in un dipartimento di polizia ed infine in una palestra.
Nel 2015, il Rapporto sulle Violazioni dei Diritti Umani redatto dall’Associazione della Chiesa Protestante turca riportava la richiesta della Chiesa Protestante di Istanbul di assegnare alla comunità cristiana di Kayseri la chiesa armena, ma le autorità turche hanno ignorato l’invito.
L’ennesima umiliazione che subirà una delle ultime testimonianze armene nella città si inquadra nel disegno più ampio del governo turco che può essere definito come Genocidio Culturale degli armeni, per tentare di cancellare la Storia e modificarla a proprio uso e consumo. Già nel 2013 il libro di Richard G. Hovannisian, Armenian Kesaria/Kayseri and Cappadocia, si era occupato della presenza storica armena nella regione, ricordando che nell’Impero Ottomano gli armeni erano noti come orafi ed abili artigiani, che riuscivano a mantenere viva la propria tradizione grazie alla fede religiosa e alle comunità che venivano formate in ogni città dell’Impero. Nel 1914 la città di Kayseri contava una popolazione armena totale di poco più di 52mila persone. Nel 1915 la situazione cambiò drammaticamente a causa dello sterminio sistematico di tutti gli armeni. Al giorno d’oggi, le tracce della presenza armena rischiano di scomparire del tutto, testimoniando per l’ennesima volta come la Storia possa essere riscritta per motivi politici e religiosi, con il rischio di non poter più procedere ad una revisione sulla base di fonti storiche certe e documentate.
(da NY TIMES) – In Armenia i bambini cominciano a pensare alla propria carriera in età molto precoce. Infatti, è tradizione festeggiare la comparsa del primo dentino, quindi intorno ai 6 mesi di età, facendo scegliere degli oggetti posti intorno al bambino e che rappresentano future professioni. Il rituale, chiamato “Atam hatik”, ha origini molto antiche ed al giorno d’oggi si continua a fare più che altro come un gioco beneaugurante (e magari per far contenti i genitori…). Il nome deriva da atam, cioè dente, ed hatik, cioè grano, a simboleggiare un legame magico tra di essi. Intorno al bambino vengono posti oggetti scelti dagli adulti, ad esempio uno stetoscopio a rappresentare la professione medica, un libro per uno scienziato o uno scrittore, una matita per un architetto.La Prof.ssa Yulia Antonyan, del Dipartimento di Studi Culturali dell’Università Statale di Yerevan, ha riferito come il rituale abbia radici molto antiche, e consiste nello spargere sopra la testa del bambino i chicchi di grano e successivamente fargli scegliere l’oggetto desiderato. A volte, la testa del bambino è coperta da un panno di stoffa.Antoyan ha spiegato come un tempo il rituale fosse destinato solo alla conoscenza del sesso del successivo fratello del bambino, ponendo di fronte a lui un pettine (od uno specchio) per rappresentare una sorellina ed un coltello per rappresentare un fratellino. In seguito, anche a causa dell’influsso sovietico nella cultura armena, il rituale è stato trasformato in una scelta delle professioni, che avrebbe cambiato il futuro del bambino.Al giorno d’oggi, in occasione della festa del primo dentino vengono preparate torte o dolci a forma di dentino.
– ANAHIT è un film di animazione tratto dall’omonima fiaba di Gazaros Aghayan. Il film combina la tradizionale animazione con quella 3D.
L’idea originale, alla base della fiaba, è mantenuta: la bella e brava Anahit insegna al Re Vachagan i lavori tradizionali, come la tessitura a mano. Alla fine della storia, un Re saggio non dovrà solo saper regnare, ma anche realizzare lavori manuali, costruire ed anche…amare.
Lo slogan principale del film è:”Oggi sei un Re, domani chissà…”
Come ogni altra fiaba, il film “Anahit” è basato sull’eterna lotta tra il bene e il male. Qui i cattivi sono Azar, lo zio del Re Vachagan, ed il suo servitore Enver. Tra gli eroi troviamo un mago, Petros, il cavallo Andok, nato da una magia, il cane fedele Zangi, così come i mentori dei protagonisti: la bizzarra Shushan e il guru Serob. Tutti i dialoghi sono in rima.
Regia: David Sahakyants, Lyulya SahakyantsProduzione: Sharm HoldingProdotto da: Karen Ghazaryan, Hayk Sahakyants, David SahakyantsStoria: Naira Sahakyants, Lyulya Sahakyants, David SahakyantsDialoghi: Vahram Sahakyan and Levon GalstyanDoppiatori originali: Nazeni Hovhannisyan, Khoren Levonyan, Raphael Kotanjyan, Sushan Petrosyan, Hrant Tokhatyan, David Babayan, Mkrtich Arzumanyan, Vardan Zadoyan