mercoledì 22 marzo 2017

Due fisici armeni ipotizzano un ruolo dell’energia oscura dietro l’unidirezionalità del tempo

Due fisici armeni ipotizzano un ruolo dell’energia oscura dietro l’unidirezionalità del tempo

– Uno dei misteri che negli ultimi decenni ha appassionato gli scienziati di tutto il mondo è il motivo per cui il tempo sia solamente unidirezionale e se fosse possibile invertirne il verso, permettendo, quindi, i viaggi nel tempo. Una delle ipotesi più accreditate è legata all’entropia sempre positiva di tutti i fenomeni fisici, concetto legato all’aumento irreversibile del caos (ad esempio, non esiste nessun fenomeno fisico che permetterebbe ad una tazza rotta di ricomporsi).Una recente ricerca pubblicata su Physical Review E da parte di due fisici armeni, A. E. Allahverdyan e V. G. Gurzadyan, ha ipotizzato un ruolo fondamentale dell’energia oscura che, accelerando l’espansione dell’universo, ne determina anche l’asimmetria temporale. L’ipotesi è legata al decadimento di stati metastabili sotto perturbazioni generiche, i quali non sarebbero tali se non esistesse l’energia oscura. Il tutto è dominato dalla costante di gravitazione universale positiva, che determina la velocità di produzione di entropia dinamica.Lo studio, bisogna precisarlo, non conduce ad una conclusione che porta l’energia oscura ad essere la causa della freccia temporale, ma dice che la Seconda Legge della Termodinamica e l’energia oscura potrebbero essere due facce dello stesso fenomeno, come se una misteriosa quantità dell’universo impartisse o richiedesse una direzione del tempo. In pratica, la presenza di un’energia oscura implicherebbe una direzionalità temporale.

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