Genocidio Culturale: un’altra Chiesa armena umiliata in Turchia
– KAYSERI: La Chiesa storica armena Surp Astvatsatsin (Santa Madre di Dio) nella città turca di Kayseri sarà prossimamente convertita in una biblioteca ed in un “book café”, come riporta il quotidiano turco Hurriyet. Come riporta il giornale, la chiesa iniziò il proprio declino molti anni fa, essendo praticamente scomparsa la comunità armena presente a Kayseri. La chiesa fu prima trasformata in un centro congressi, poi in un dipartimento di polizia ed infine in una palestra.
Nel 2015, il Rapporto sulle Violazioni dei Diritti Umani redatto dall’Associazione della Chiesa Protestante turca riportava la richiesta della Chiesa Protestante di Istanbul di assegnare alla comunità cristiana di Kayseri la chiesa armena, ma le autorità turche hanno ignorato l’invito.
L’ennesima umiliazione che subirà una delle ultime testimonianze armene nella città si inquadra nel disegno più ampio del governo turco che può essere definito come Genocidio Culturale degli armeni, per tentare di cancellare la Storia e modificarla a proprio uso e consumo. Già nel 2013 il libro di Richard G. Hovannisian, Armenian Kesaria/Kayseri and Cappadocia, si era occupato della presenza storica armena nella regione, ricordando che nell’Impero Ottomano gli armeni erano noti come orafi ed abili artigiani, che riuscivano a mantenere viva la propria tradizione grazie alla fede religiosa e alle comunità che venivano formate in ogni città dell’Impero. Nel 1914 la città di Kayseri contava una popolazione armena totale di poco più di 52mila persone. Nel 1915 la situazione cambiò drammaticamente a causa dello sterminio sistematico di tutti gli armeni. Al giorno d’oggi, le tracce della presenza armena rischiano di scomparire del tutto, testimoniando per l’ennesima volta come la Storia possa essere riscritta per motivi politici e religiosi, con il rischio di non poter più procedere ad una revisione sulla base di fonti storiche certe e documentate.
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