giovedì 27 luglio 2017
Kristina Mirzoyan: l’Artsakh, le sfilate, i sogni. (INTERVISTA e VIDEO)
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Stavropol', Territorio di Stavropol', Russia
sabato 1 luglio 2017
mercoledì 21 giugno 2017
La pianista Kariné Poghosyan insegnerà all’Accademia Internazionale di Vienna
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Ubicazione:
Vienna, Austria
Solzhenitsyn: l’ammodernamento di Metsamor permetterà una diversificazione della produzione energetica dell’Armenia
Solzhenitsyn: l’ammodernamento di Metsamor permetterà una diversificazione della produzione energetica dell’Armenia
L’analista Stepan Solzhenitsyn offre una visione rivolta al futuro riguardo all’ammodernamento della centrale nucleare di Metsamor
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Ubicazione:
Mosca, Russia
mercoledì 14 giugno 2017
venerdì 9 giugno 2017
martedì 30 maggio 2017
venerdì 14 aprile 2017
CONGREGAZIONE MECHITARISTA – COMUNICATO STAMPA
CONGREGAZIONE MECHITARISTA – COMUNICATO STAMPA
Il comunicato di stampa, pubblicato da questa Segreteria, il 31 maggio 2016, informava il pubblico che, negli ultimi decenni, a partire dal 1977, la S. Sede di Roma, al fine di aiutare a risolvere certe difficoltà di ordine economico e altro in cui incorreva la Congregazione Mechitarista, aveva provveduto, periodicamente, a mettere a disposizione dei consiglieri o delegati speciali che portavano il titolo di “visitatore”. Queste persone, note per la loro attività amministrativa, scientifica o culturale, talora anche a livello internazionale, erano religiosi o ecclesiastici non armeni di diversi ordini e gradi. Purtroppo, queste “visite” non avevano sortito definitivamente i risultati attesi. Quindi, col Decreto del 30 aprile 2016, S.S. Papa Francesco nominava S.Ecc.za Rev.ma, Mons. Levon Zekiyan, Arcieparca deli Armeni Cattolici di Istanbul e della Turchia, Delegato Pontificio pleno iure per la Congregazione Mechitarista. La giurisdizione del Delegato diventava effettiva a partire dal 1 giungo 2015, anche di fronte alle istanze civili e statali. I problemi fondamentali che si ergevano dinanzi alla Congregazione, con urgenza crescente, possono essere ridotti sostanzialmente ai seguenti tre punti։ a. La crisi vocazionale; b. La crisi economica, caratterizzata da alti debiti e dagli interessi negativi che vi si accumulavano; c. Lo stato di degrado e, quindi, infruttifero di diversi immobili di appartenenza alla Congregazione, soggetti talora a seri rischi d’infortuni. Occorre constatare che il primo punto costituisce oggi una piaga della Chiesa nei paesi occidentali e sta condizionando fortemente anche i Paesi del Medio Oriente, un tempo vivaio delle vocazioni mechitariste, ma lacerato da quasi cinquantanni da guerre civili devastanti. In tal senso, si sta già pensando ad eventuali misure sia per incrementare, per quanto possibile, la crescita vocazionale, sia, in particolare, perché in qualsiasi ipotesi siano salvi, assolutamente e continuamente, l’identità armena e gli obiettivi specifici della Congregazione. Per quanto riguarda il secondo punto, è già stata registrata una riduzione del debito, sia per via di donazioni, sia di vendita di alcuni terreni, rimasti per decenni fuori uso e senza possibilità di recupero coi mezzi a disposizione. Poco prima della nomina di S.Ecc.za Levon Zekiyan, aveva causato parecchia confusione la proposta di vendita dell’ampio terreno sito nel quartiere Hazmieh in Libano. Mons. Zekiyan, fin dall’inizio del suo mandato fece subito ai membri della Congregazione la seguente dichiarazione:
a) nessun bene istituzionale (ad es. i Collegi Moorat-Raphael di Venezia o Samuel Mօorat di Sèvres; è superfluo menzionare in questo contesto la Casa madre di S. Lazzaro a Venezia e il monastero di Vienna, giacché questi sono simbolo e pegno della stabilità stessa dell’Ordine);
b) la proprietà di Hazmieh in Libano.
Obiettivo del presente comunicato è di comunicare al pubblico dei connazionali e degli amici della cultura armena alcune informazioni sul corso dei progetti in atto, al fine anche di dissipare eventuali malintesi.
a) nessun bene istituzionale (ad es. i Collegi Moorat-Raphael di Venezia o Samuel Mօorat di Sèvres; è superfluo menzionare in questo contesto la Casa madre di S. Lazzaro a Venezia e il monastero di Vienna, giacché questi sono simbolo e pegno della stabilità stessa dell’Ordine);
b) la proprietà di Hazmieh in Libano.
Obiettivo del presente comunicato è di comunicare al pubblico dei connazionali e degli amici della cultura armena alcune informazioni sul corso dei progetti in atto, al fine anche di dissipare eventuali malintesi.
I․ Collegio Moorat-Raphael e Collegio Samuel Moorat di Sèvres
Due proprietà di grande pregio, che per più di un secolo e mezzo hanno servito come pregevolissimi istituti di educazione alla migliore gioventù armena e sono stati, soprattutto il primo, il fattore di prima istanza del fiorire e della diffusione del movimento di Risveglio nelle varie colonie armene, sparse per il mondo, e nella madre patria. Quegli edifici da lunghi anni si trovano in condizioni precarie a rischio di eventuali, anche gravi danni. Procedere al loro restauro e riutilizzo, secondo le norme e direttive internazionali e conformemente al loro valore e ruolo storico, è una necessità urgente, inderogabile e improcrastinabile. Attualmente la Congregazione è impegnata, in tal senso, in trattative con società e organizzazioni, in grado di soddisfare alle esigenze storiche, culturali e artistiche del patrimonio, in linea col principio fondamentale che una parte degli edifici sia restaurata e offerta al riutilizzo, in modo che possa prestare le risorse per la parte che, restaurata, resterà all’esclusivo uso della Congregazione per attività di cultura, spiritualità e ricerca scientifica nella migliore tradizione mechitarista. E’ noto che i nostri antenati, i nostri padri, per principio, hanno dotato le chiese e gli istituti di cultura da loro edificati di complessi produttivi di reddito, affinché, grazie a questi proventi, le istituzioni religiose e culturali potessero adempiere debitamente e serenamente alla propria missione. Lo stesso Collegio Moorat-Raphael possedeva, fino agli anni Settanta del Novecento, parecchie proprietà redditizie a Padova e in altre parti del Veneto le quali, a partire dagli anni Settanta del Novecento, non ci sono più. Grazie a quelle proprietà, il Collegio è stato in grado di offrire, per più di cent’anni, parecchie borse di studio ai ragazzi migliori e bisognosi che lo frequentarono. Le spese previste per il risanamento e il restauro dei complessi sono notevolmente alte. E’ pure elevato l’affitto previsto, perché la Congregazione, grazie a questo e simili proventi, possa dedicarsi serenamente alla propria attività di conservazione e di sviluppo dell’immenso patrimonio (manoscritti, dipinti, oggetti e mobili d’epoca, di alto valore d’antiquariato ecc.) che costituisce pure il patrimonio spirituale del popolo armeno. Con la presente vorremmo pure notificare a tutte le persone e gruppi, in grado di fare una proposta concreta e costruttiva, che possa far fronte alle spese previste e all’impegno di locazione, di presentare le loro proposte entro il termine del 30 giugno 2017. Infatti il tempo stringe. Tanto più, se si prende in considerazione il tempo non indifferente, richiesto dalle pratiche preliminari di verifiche e licenze da rispettare, sempre conformemente alle norme internazionali e alla grande tradizione religiosa e culturale dell’Ordine.
II․ Hazmieh
La proprietà di Hazmieh è già affidata alla cura di un’agenzia immobiliare amica e di alta professionalità, ben nota in Medio Oriente. A Hazmieh si tratta di trasferire la scuola ivi operante a Rauda (dopo aver fatto qui le necessarie ristrutturazioni) ampliandola e migliorandola. Il presente comunicato è pubblicato al fine d’informare l’opinione pubblica armena e gli amici della cultura armena, in un momento in cui, con l’aiuto del Signore è già possibile fare qalche previsione del futuro. Speriamo nell’aiuto del Signore, nella solidarietà e preghiera degli amici.
Segreteria generalizia della Congregazione Mechitarista
San Lazzaro, Venezia, il 2 aprile 2017
MEKHITARIST CONGREGATION – PRESS RELEASE
MEKHITARIST CONGREGATION – PRESS RELEASE
The announcement by the Mekhitarist Congregation, on May 31, 2016, informed the public that H.H. Pope Francis had named H.G. Levon Zekiyan, Archbishop of Catholic Armenians of Istanbul and Turkey, as the pontifical delegate for the Mekhitarist Congregation. The Holy See of Rome, beginning in the year 1977, periodically named an assistant, named “Visitator,” to assist the Congregation in resolving various problems, including those of financial and other natures. These persons, known at the international level for their administrative, cultural or scholarly achievements, were religious figures or priests of nonArmenian descent, belonging to various religious orders or to different degrees of ecclesiastical status. Unfortunately, this periodic assistance did not produce the expected results. Hence, on April 30, 2016, H.G. Mgr. Zekiyan was nominated as pontifical delegate. The basic problems that the Congregation has faced can be summarized in three categories: a. vocational crisis; b. financial crisis; c. the abandoned, and hence unproductive, status of some immovable properties, which are also due to a lack of financial and human resources. Currently, some projects are being developed to address the vocational crisis and to preserve firmly and continuously, in whatever circumstance, the Armenian identity of the Congregation. We must admit that the vocational crisis is today a general phenomenon, especially in Western countries and in the Middle East, which was the main fount of clergy for the Mekhitarist Congregation and has been, for more than a half-century, the center of devastating civil wars. To the second point, in the course of the past ten months, the Congregation’s debt was reduced enough after donations and the sale of some land, abandoned for several decades and without the concrete possibility of construction in the near future, given the circumstances. A few months before the nomination of H.G. Zekiyan, much confusion arose over the eventual sale of a large property situated at Hazmieh in Lebanon, where a small school is also active. His Grace, immediately after his nomination, officially declared to the Mekhitarist monks that no institutional immovable property (e.g., the College Moorat-Raphaël in Venice and the College Samel Moorat at Sèvres in Paris) would be sold. It is pointless to even mention here the absolutely inalienable character of both San Lazzaro and the monastery of Vienna, since these are the symbols and guarantees of perpetuity of the Congregation itself. He also declared that Hazmieh too should be considered inalienable and ruled out for sale, in the given context.
It is the objective of the present press release to inform the public about some projects which are now in progress, also in order to dissipate eventual misunderstandings.
It is the objective of the present press release to inform the public about some projects which are now in progress, also in order to dissipate eventual misunderstandings.
I Moorat-Raphaël (Venice) and Samuel Moorat of Sèvres
These are two properties of an inestimable value where, for more than a century and a half, schools of the highest level functioned, nourishing and enlightening chosen Armenian youth. Specifically, the former College of Venice has held the most influential role in the cultivation of the outstanding achievements of the Awakening period in modern Armenian culture, both in worldwide colonies and in the Homeland. Those buildings, for many years, have remained in unfavourable conditions and face serious risks of different natures. It is an absolute necessity that these properties be restored and restituted to their proper use, at the earliest convenience, according to international standards of restoration and reutilisation of historic and artistic monuments, and to their unique function in Armenian culture of the modern age. The Congregation is now carrying out negotiations with various societies, following a basic guideline that a part of those properties be duly converted into spaces which may produce income, and a part of them be exclusively dedicated to systematically pursuing cultural activities in the centuries-long tradition of the Congregation. It is well known that our forefathers, as a rule, endowed the churches and academic centres they founded with structures producing an income, so that those structures might be able to carry out their religious and cultural activities. The College of Moorat-Raphaël itself possessed until the 1970s many buildings in Padua and in other areas of the Veneto region that provided resources to distribute full scholarships to many needy students. The foreseen expenses for restoration and reutilisation are of a high amount. The annual canon of location foreseen must be such that it may allow the Congregation to preserve decently and duly its huge cultural heritage (manuscripts, paintings, antique objects) and develop fully and freely its cultural and educational activities. We also make use of this present opportunity to declare that all kinds of proposals by individuals and societies are welcome and will be taken seriously into consideration, on the condition that those who propose them take responsibility for all expenses of restoration and reutilisation and may pay also an annual canon of location, according to the aforementioned criteria. The deadline for such proposals is set for June 30, since time is of the essence and when the means become available, the process to obtain licenses etc. will require a significant amount of time. All are kindly requested to approach the question with due seriousness, without unnecessary and not productive rhetoric, as is clear from our recent history.
II. Hazmieh
The property in Hazmieh already enjoys the professional care of a real estate agency, one of the best known in the Middle East. Here, our aim is to transfer to Raouda the small school working at Hazmieh, enlarging and developing it according to high standards, and to build at Hazmieh new structures whose income may sustain the activities of the Congregation in Lebanon and in the Middle East. The present press release is published for the information of our national communities and of all friends and benevolent people, both individuals and groups, who are interested in the Armenian culture.
Headquarters of the Mekhitarist Order
San Lazzaro, Venice, April 2, 2017
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