giovedì 27 luglio 2017

Kristina Mirzoyan: l’Artsakh, le sfilate, i sogni. (INTERVISTA e VIDEO)

Kristina Mirzoyan: l’Artsakh, le sfilate, i sogni. (INTERVISTA e VIDEO)

– Un nuovo volto si affaccia sul palcoscenico dei concorsi di bellezza internazionali: si tratta di Kristina Mirzoyan, giovane studentessa e modella armena per passione. Al concorso internazionale interuniversitario tenutosi a Stavropol nel mese di giugno, “Regina della Primavera”, la Mirzoyan si è classificata come seconda, alle spalle della concorrente russa. Inoltre, Kristina ha vinto il “Premio Speciale dello Stile”, grazie al suo gusto nello scegliere gli abiti e i costumi durante la gara.
Durante il concorso, Kristina si è esibita in varie sfide con le altre concorrenti, tra cui un ballo folkloristico tradizionale ed una sfilata. Il ballo scelto per l’esibizione è stato “Artsakh”, scritto da Ara Gevorgyan nel 2004, diventato un ballo tradizionale per tutti gli armeni.
Kristina, 21 anni il prossimo settembre, studentessa nel ramo delle assicurazioni, ha concesso gentilmente un’intervista per i lettori del nostro blog dedicato alla cultura ed al popolo armeno, qui di seguito riportata.
Kristina Mirzoyan 02
Kristina Mirzoyan in abiti tradizionali armeni
Kristina Mirzoyan, regina dello stile
Kristina Mirzoyan, regina dello stile

mercoledì 21 giugno 2017

La pianista Kariné Poghosyan insegnerà all’Accademia Internazionale di Vienna

La pianista Kariné Poghosyan insegnerà all’Accademia Internazionale di Vienna

– La pianista armeno-americana Kariné Poghosyan insegnerà e suonerà all’Accademia Internazionale dei Pianisti di Vienna, dal 5 al 13 agosto.
L’Accademia è il cuore culturale di Vienna, ed ospita regolarmente master class, lezioni e performance nella leggendaria Ehrbar Hall, dove una volta anche Brahms stesso ha eseguito una delle sue opere.
L’eccezionale pianista armena Poghosyan è stata più volte elogiata per la sua capacità di raggiungere il cuore delle opere che suona.
Il suo debutto in un’orchestra avvenne a 14 anni suonando il Concerto N.1 di Beethoven.
L’artista armena è stata definita “straordinaria” e le sue performance sono state ammirate nelle sale concerti di tutti gli Stati Uniti, nonché in molte parti del mondo.
L’Armenian Mirror Spectator ha affermato “La Sonata a tre movimenti di Khachaturyan – una composizione raramente eseguita – è un vero tour-de-force per i virtuosi del piano. Tecnicamente pura, la Poghosyan è riuscita a far uscire le animate qualità dei movimenti esteriori, e la bellezza straziante della parte centrale”.
Nel 2015 è uscito il CD da solista “Opere Originali E Trascrizioni Per Piano – Aram Khachaturyan”, molto apprezzato dalla critica.

Solzhenitsyn: l’ammodernamento di Metsamor permetterà una diversificazione della produzione energetica dell’Armenia

Solzhenitsyn: l’ammodernamento di Metsamor permetterà una diversificazione della produzione energetica dell’Armenia


L’analista Stepan Solzhenitsyn offre una visione rivolta al futuro riguardo all’ammodernamento della centrale nucleare di Metsamor

– L’esperto energetico di McKinsey, Stepan Solzhenitsyn, ha parlato durante il forum “ATOMEXPO 2017” a Mosca dell’ammodernamento previsto della centrale nucleare di Metsamor, in Armenia, che fornisce il 34% della produzione elettrica nazionale.
La centrale, di proprietà della russa Rosatom, è giunta alla fine della licenza di concessione, per cui si rende necessario un ammodernamento per poterne prolungare la vita utile di almeno altri 10 anni.
Secondo Solzhenitsyn, il prolungamento della vita della centrale porterà una serie di benefici all’Armenia, tra cui la possibilità prevedere l’approvvigionamento elettrico da altre fonti di energia alternative, dedicando l’energia nucleare al carico base della rete.
Inoltre, l’esperto ha ricordato come il nucleare, nonostante gli alti costi iniziali, è ancora l’unica tecnologia che, avendo un ciclo di vista pluridecennale, permette un abbattimento dei costi dell’energia necessario per lo sviluppo economico di ogni Paese che ne usufruisce.
Durante il forum, anche il vice-direttore della Divisione Sviluppo di Rosatom, Komarov, ha ricordato la necessità di stabilire fin da subito un dialogo con le popolazioni locali per tranquillizzarle circa le procedure di sicurezza attuate negli impianti, e circa i benefici che questa fonte di energia comporta.
Il forum internazionale “ATOMEXPO” si svolge ogni anno su organizzazione diretta di Rosatom, e riunisce migliaia di delegati provenienti da 65 Paesi diversi.
Metsamor - Centrale nucleare
La centrale nucleare di Metsamor, in Armenia

venerdì 9 giugno 2017

UFFICIALE: il sito del World Congress on Information Technology 2019 in Armenia finalmente online

UFFICIALE: il sito del World Congress on Information Technology 2019 in Armenia finalmente online

– YEREVAN: Il World Congress on Information Technology 2019, che si terrà in Armenia tra il 3 ed il 9 ottobre 2019, presso lo Sports & Concert Complex, ha un sito ufficiale finalmente online.
Il WCIT è il più grande e più importante evento tra i leader dell’IT. Raccoglie le personalità più in vista delle aziende, delle università, delle multinazionali, delle organizzazioni che operano nel campo dell’Information Technology in tutto il mondo.
L’evento include presentazioni di soluzioni innovative, dei principali trend politici, legali ed economici che influenzano l’IT, incontri B2B, e molto ancora.
Il WCIT si è svolto la prima volta nel 1978, ed è organizzato dal WITSA (World Information Technology and Services Alliance). Nel 2017 il Paese ospitante sarà Taiwan, mentre nel 2018 l’India e nel 2020 la Malesia.
Nell’edizione armena del 2019 sono attesi tra i 2000 e i 2500 delegati da più di 80 Stati del mondo. Sarà la prima edizione che si terrà in Europa sin dal 2010.
(Sito ufficiale: WCIT2019.org)

Antiche mappe dell’Armenia in mostra nella capitale lituana

Antiche mappe dell’Armenia in mostra nella capitale lituana

Vilnius - Esposizione mappe Armenia - Copertina

martedì 30 maggio 2017

La Leggenda del Lago Anahit

La Leggenda del Lago Anahit

Sulla cima del Monte Ararat esiste un lago di inaudita bellezza, associato a molte storie e leggende.
Una di queste era nota per molto tempo agli abitanti della valle dell’Ararat.
Si racconta che un giorno la Dea della fertilità e dell’agricoltura dai capelli color oro, Anahit, stava passeggiando tra le nuvole e si innamorò improvvisamente del Monte Ararat, che brillava attraverso la nebbia.
Il suo amore fu così forte che ogni notte di luna piena Anahit abbandonava le acque del fiume Araxes e, soffrendo di insonnia, camminava in circolo sussurrando parole di amore e di affetto che lentamente salivano verso la cima del Monte Ararat come una brezza leggera.
Con il susseguirsi delle notti di luna piena, i suoi giorni si riempivano di amore irrequieto. Ma il Monte Ararat era ancora silente, e questo le spezzava il cuore.
Quindi, la Dea ruppe gli indugi e salì sulla cima del Monte coprendo il suo seducente corpo con la nebbia del mattino, ed iniziò a sussurrare parole d’amore verso il suo amato.
Le parole si libravano fuori dalla sua bocca come uccelli meravigliosi, ma il Monte continuò con il suo silenzio. A quel punto, la Dea rifiutata cadde sulle ginocchia e scoppiò in un pianto senza fine.
Le sue lacrime sgorgarono per tantissimo tempo, e formarono dei ruscelli che lentamente si raccolsero in un lago sulla cima del Monte.
Quel lago è ancora presente, e grazie a questa storia leggendaria mantiene ancora il nome di Anahit.
Anahit Monte Ararat

venerdì 14 aprile 2017

CONGREGAZIONE MECHITARISTA – COMUNICATO STAMPA

CONGREGAZIONE MECHITARISTA – COMUNICATO STAMPA

Il comunicato di stampa, pubblicato da questa Segreteria, il 31 maggio 2016, informava il pubblico che, negli ultimi decenni, a partire dal 1977, la S. Sede di Roma, al fine di aiutare a risolvere certe difficoltà di ordine economico e altro in cui incorreva la Congregazione Mechitarista, aveva provveduto, periodicamente, a mettere a disposizione dei consiglieri o delegati speciali che portavano il titolo di “visitatore”. Queste persone, note per la loro attività amministrativa, scientifica o culturale, talora anche a livello internazionale, erano religiosi o ecclesiastici non armeni di diversi ordini e gradi. Purtroppo, queste “visite” non avevano sortito definitivamente i risultati attesi. Quindi, col Decreto del 30 aprile 2016, S.S. Papa Francesco nominava S.Ecc.za Rev.ma, Mons. Levon Zekiyan, Arcieparca deli Armeni Cattolici di Istanbul e della Turchia, Delegato Pontificio pleno iure per la Congregazione Mechitarista. La giurisdizione del Delegato diventava effettiva a partire dal 1 giungo 2015, anche di fronte alle istanze civili e statali. I problemi fondamentali che si ergevano dinanzi alla Congregazione, con urgenza crescente, possono essere ridotti sostanzialmente ai seguenti tre punti։ a. La crisi vocazionale; b. La crisi economica, caratterizzata da alti debiti e dagli interessi negativi che vi si accumulavano; c. Lo stato di degrado e, quindi, infruttifero di diversi immobili di appartenenza alla Congregazione, soggetti talora a seri rischi d’infortuni. Occorre constatare che il primo punto costituisce oggi una piaga della Chiesa nei paesi occidentali e sta condizionando fortemente anche i Paesi del Medio Oriente, un tempo vivaio delle vocazioni mechitariste, ma lacerato da quasi cinquantanni da guerre civili devastanti. In tal senso, si sta già pensando ad eventuali misure sia per incrementare, per quanto possibile, la crescita vocazionale, sia, in particolare, perché in qualsiasi ipotesi siano salvi, assolutamente e continuamente, l’identità armena e gli obiettivi specifici della Congregazione. Per quanto riguarda il secondo punto, è già stata registrata una riduzione del debito, sia per via di donazioni, sia di vendita di alcuni terreni, rimasti per decenni fuori uso e senza possibilità di recupero coi mezzi a disposizione. Poco prima della nomina di S.Ecc.za Levon Zekiyan, aveva causato parecchia confusione la proposta di vendita dell’ampio terreno sito nel quartiere Hazmieh in Libano. Mons. Zekiyan, fin dall’inizio del suo mandato fece subito ai membri della Congregazione la seguente dichiarazione:
a) nessun bene istituzionale (ad es. i Collegi Moorat-Raphael di Venezia o Samuel Mօorat di Sèvres; è superfluo menzionare in questo contesto la Casa madre di S. Lazzaro a Venezia e il monastero di Vienna, giacché questi sono simbolo e pegno della stabilità stessa dell’Ordine);
b) la proprietà di Hazmieh in Libano.
Obiettivo del presente comunicato è di comunicare al pubblico dei connazionali e degli amici della cultura armena alcune informazioni sul corso dei progetti in atto, al fine anche di dissipare eventuali malintesi.

I․ Collegio Moorat-Raphael e Collegio Samuel Moorat di Sèvres

Due proprietà di grande pregio, che per più di un secolo e mezzo hanno servito come pregevolissimi istituti di educazione alla migliore gioventù armena e sono stati, soprattutto il primo, il fattore di prima istanza del fiorire e della diffusione del movimento di Risveglio nelle varie colonie armene, sparse per il mondo, e nella madre patria. Quegli edifici da lunghi anni si trovano in condizioni precarie a rischio di eventuali, anche gravi danni. Procedere al loro restauro e riutilizzo, secondo le norme e direttive internazionali e conformemente al loro valore e ruolo storico, è una necessità urgente, inderogabile e improcrastinabile. Attualmente la Congregazione è impegnata, in tal senso, in trattative con società e organizzazioni, in grado di soddisfare alle esigenze storiche, culturali e artistiche del patrimonio, in linea col principio fondamentale che una parte degli edifici sia restaurata e offerta al riutilizzo, in modo che possa prestare le risorse per la parte che, restaurata, resterà all’esclusivo uso della Congregazione per attività di cultura, spiritualità e ricerca scientifica nella migliore tradizione mechitarista. E’ noto che i nostri antenati, i nostri padri, per principio, hanno dotato le chiese e gli istituti di cultura da loro edificati di complessi produttivi di reddito, affinché, grazie a questi proventi, le istituzioni religiose e culturali potessero adempiere debitamente e serenamente alla propria missione. Lo stesso Collegio Moorat-Raphael possedeva, fino agli anni Settanta del Novecento, parecchie proprietà redditizie a Padova e in altre parti del Veneto le quali, a partire dagli anni Settanta del Novecento, non ci sono più. Grazie a quelle proprietà, il Collegio è stato in grado di offrire, per più di cent’anni, parecchie borse di studio ai ragazzi migliori e bisognosi che lo frequentarono. Le spese previste per il risanamento e il restauro dei complessi sono notevolmente alte. E’ pure elevato l’affitto previsto, perché la Congregazione, grazie a questo e simili proventi, possa dedicarsi serenamente alla propria attività di conservazione e di sviluppo dell’immenso patrimonio (manoscritti, dipinti, oggetti e mobili d’epoca, di alto valore d’antiquariato ecc.) che costituisce pure il patrimonio spirituale del popolo armeno. Con la presente vorremmo pure notificare a tutte le persone e gruppi, in grado di fare una proposta concreta e costruttiva, che possa far fronte alle spese previste e all’impegno di locazione, di presentare le loro proposte entro il termine del 30 giugno 2017. Infatti il tempo stringe. Tanto più, se si prende in considerazione il tempo non indifferente, richiesto dalle pratiche preliminari di verifiche e licenze da rispettare, sempre conformemente alle norme internazionali e alla grande tradizione religiosa e culturale dell’Ordine.

II․ Hazmieh

La proprietà di Hazmieh è già affidata alla cura di un’agenzia immobiliare amica e di alta professionalità, ben nota in Medio Oriente. A Hazmieh si tratta di trasferire la scuola ivi operante a Rauda (dopo aver fatto qui le necessarie ristrutturazioni) ampliandola e migliorandola. Il presente comunicato è pubblicato al fine d’informare l’opinione pubblica armena e gli amici della cultura armena, in un momento in cui, con l’aiuto del Signore è già possibile fare qalche previsione del futuro. Speriamo nell’aiuto del Signore, nella solidarietà e preghiera degli amici.
Segreteria generalizia della Congregazione Mechitarista
San Lazzaro, Venezia, il 2 aprile 2017

MEKHITARIST CONGREGATION – PRESS RELEASE

MEKHITARIST CONGREGATION – PRESS RELEASE

The announcement by the Mekhitarist Congregation, on May 31, 2016, informed the public that H.H. Pope Francis had named H.G. Levon Zekiyan, Archbishop of Catholic Armenians of Istanbul and Turkey, as the pontifical delegate for the Mekhitarist Congregation. The Holy See of Rome, beginning in the year 1977, periodically named an assistant, named “Visitator,” to assist the Congregation in resolving various problems, including those of financial and other natures. These persons, known at the international level for their administrative, cultural or scholarly achievements, were religious figures or priests of nonArmenian descent, belonging to various religious orders or to different degrees of ecclesiastical status. Unfortunately, this periodic assistance did not produce the expected results. Hence, on April 30, 2016, H.G. Mgr. Zekiyan was nominated as pontifical delegate. The basic problems that the Congregation has faced can be summarized in three categories: a. vocational crisis; b. financial crisis; c. the abandoned, and hence unproductive, status of some immovable properties, which are also due to a lack of financial and human resources. Currently, some projects are being developed to address the vocational crisis and to preserve firmly and continuously, in whatever circumstance, the Armenian identity of the Congregation. We must admit that the vocational crisis is today a general phenomenon, especially in Western countries and in the Middle East, which was the main fount of clergy for the Mekhitarist Congregation and has been, for more than a half-century, the center of devastating civil wars. To the second point, in the course of the past ten months, the Congregation’s debt was reduced enough after donations and the sale of some land, abandoned for several decades and without the concrete possibility of construction in the near future, given the circumstances. A few months before the nomination of H.G. Zekiyan, much confusion arose over the eventual sale of a large property situated at Hazmieh in Lebanon, where a small school is also active. His Grace, immediately after his nomination, officially declared to the Mekhitarist monks that no institutional immovable property (e.g., the College Moorat-Raphaël in Venice and the College Samel Moorat at Sèvres in Paris) would be sold. It is pointless to even mention here the absolutely inalienable character of both San Lazzaro and the monastery of Vienna, since these are the symbols and guarantees of perpetuity of the Congregation itself. He also declared that Hazmieh too should be considered inalienable and ruled out for sale, in the given context.
It is the objective of the present press release to inform the public about some projects which are now in progress, also in order to dissipate eventual misunderstandings.

I Moorat-Raphaël (Venice) and Samuel Moorat of Sèvres

These are two properties of an inestimable value where, for more than a century and a half, schools of the highest level functioned, nourishing and enlightening chosen Armenian youth. Specifically, the former College of Venice has held the most influential role in the cultivation of the outstanding achievements of the Awakening period in modern Armenian culture, both in worldwide colonies and in the Homeland. Those buildings, for many years, have remained in unfavourable conditions and face serious risks of different natures. It is an absolute necessity that these properties be restored and restituted to their proper use, at the earliest convenience, according to international standards of restoration and reutilisation of historic and artistic monuments, and to their unique function in Armenian culture of the modern age. The Congregation is now carrying out negotiations with various societies, following a basic guideline that a part of those properties be duly converted into spaces which may produce income, and a part of them be exclusively dedicated to systematically pursuing cultural activities in the centuries-long tradition of the Congregation. It is well known that our forefathers, as a rule, endowed the churches and academic centres they founded with structures producing an income, so that those structures might be able to carry out their religious and cultural activities. The College of Moorat-Raphaël itself possessed until the 1970s many buildings in Padua and in other areas of the Veneto region that provided resources to distribute full scholarships to many needy students. The foreseen expenses for restoration and reutilisation are of a high amount. The annual canon of location foreseen must be such that it may allow the Congregation to preserve decently and duly its huge cultural heritage (manuscripts, paintings, antique objects) and develop fully and freely its cultural and educational activities. We also make use of this present opportunity to declare that all kinds of proposals by individuals and societies are welcome and will be taken seriously into consideration, on the condition that those who propose them take responsibility for all expenses of restoration and reutilisation and may pay also an annual canon of location, according to the aforementioned criteria. The deadline for such proposals is set for June 30, since time is of the essence and when the means become available, the process to obtain licenses etc. will require a significant amount of time. All are kindly requested to approach the question with due seriousness, without unnecessary and not productive rhetoric, as is clear from our recent history.

II. Hazmieh

The property in Hazmieh already enjoys the professional care of a real estate agency, one of the best known in the Middle East. Here, our aim is to transfer to Raouda the small school working at Hazmieh, enlarging and developing it according to high standards, and to build at Hazmieh new structures whose income may sustain the activities of the Congregation in Lebanon and in the Middle East. The present press release is published for the information of our national communities and of all friends and benevolent people, both individuals and groups, who are interested in the Armenian culture.
Headquarters of the Mekhitarist Order
San Lazzaro, Venice, April 2, 2017