CONGREGAZIONE MECHITARISTA – COMUNICATO STAMPA
Il comunicato di stampa, pubblicato da questa Segreteria, il 31 maggio 2016, informava il pubblico che, negli ultimi decenni, a partire dal 1977, la S. Sede di Roma, al fine di aiutare a risolvere certe difficoltà di ordine economico e altro in cui incorreva la Congregazione Mechitarista, aveva provveduto, periodicamente, a mettere a disposizione dei consiglieri o delegati speciali che portavano il titolo di “visitatore”. Queste persone, note per la loro attività amministrativa, scientifica o culturale, talora anche a livello internazionale, erano religiosi o ecclesiastici non armeni di diversi ordini e gradi. Purtroppo, queste “visite” non avevano sortito definitivamente i risultati attesi. Quindi, col Decreto del 30 aprile 2016, S.S. Papa Francesco nominava S.Ecc.za Rev.ma, Mons. Levon Zekiyan, Arcieparca deli Armeni Cattolici di Istanbul e della Turchia, Delegato Pontificio pleno iure per la Congregazione Mechitarista. La giurisdizione del Delegato diventava effettiva a partire dal 1 giungo 2015, anche di fronte alle istanze civili e statali. I problemi fondamentali che si ergevano dinanzi alla Congregazione, con urgenza crescente, possono essere ridotti sostanzialmente ai seguenti tre punti։ a. La crisi vocazionale; b. La crisi economica, caratterizzata da alti debiti e dagli interessi negativi che vi si accumulavano; c. Lo stato di degrado e, quindi, infruttifero di diversi immobili di appartenenza alla Congregazione, soggetti talora a seri rischi d’infortuni. Occorre constatare che il primo punto costituisce oggi una piaga della Chiesa nei paesi occidentali e sta condizionando fortemente anche i Paesi del Medio Oriente, un tempo vivaio delle vocazioni mechitariste, ma lacerato da quasi cinquantanni da guerre civili devastanti. In tal senso, si sta già pensando ad eventuali misure sia per incrementare, per quanto possibile, la crescita vocazionale, sia, in particolare, perché in qualsiasi ipotesi siano salvi, assolutamente e continuamente, l’identità armena e gli obiettivi specifici della Congregazione. Per quanto riguarda il secondo punto, è già stata registrata una riduzione del debito, sia per via di donazioni, sia di vendita di alcuni terreni, rimasti per decenni fuori uso e senza possibilità di recupero coi mezzi a disposizione. Poco prima della nomina di S.Ecc.za Levon Zekiyan, aveva causato parecchia confusione la proposta di vendita dell’ampio terreno sito nel quartiere Hazmieh in Libano. Mons. Zekiyan, fin dall’inizio del suo mandato fece subito ai membri della Congregazione la seguente dichiarazione:
a) nessun bene istituzionale (ad es. i Collegi Moorat-Raphael di Venezia o Samuel Mօorat di Sèvres; è superfluo menzionare in questo contesto la Casa madre di S. Lazzaro a Venezia e il monastero di Vienna, giacché questi sono simbolo e pegno della stabilità stessa dell’Ordine);
b) la proprietà di Hazmieh in Libano.
Obiettivo del presente comunicato è di comunicare al pubblico dei connazionali e degli amici della cultura armena alcune informazioni sul corso dei progetti in atto, al fine anche di dissipare eventuali malintesi.
a) nessun bene istituzionale (ad es. i Collegi Moorat-Raphael di Venezia o Samuel Mօorat di Sèvres; è superfluo menzionare in questo contesto la Casa madre di S. Lazzaro a Venezia e il monastero di Vienna, giacché questi sono simbolo e pegno della stabilità stessa dell’Ordine);
b) la proprietà di Hazmieh in Libano.
Obiettivo del presente comunicato è di comunicare al pubblico dei connazionali e degli amici della cultura armena alcune informazioni sul corso dei progetti in atto, al fine anche di dissipare eventuali malintesi.
I․ Collegio Moorat-Raphael e Collegio Samuel Moorat di Sèvres
Due proprietà di grande pregio, che per più di un secolo e mezzo hanno servito come pregevolissimi istituti di educazione alla migliore gioventù armena e sono stati, soprattutto il primo, il fattore di prima istanza del fiorire e della diffusione del movimento di Risveglio nelle varie colonie armene, sparse per il mondo, e nella madre patria. Quegli edifici da lunghi anni si trovano in condizioni precarie a rischio di eventuali, anche gravi danni. Procedere al loro restauro e riutilizzo, secondo le norme e direttive internazionali e conformemente al loro valore e ruolo storico, è una necessità urgente, inderogabile e improcrastinabile. Attualmente la Congregazione è impegnata, in tal senso, in trattative con società e organizzazioni, in grado di soddisfare alle esigenze storiche, culturali e artistiche del patrimonio, in linea col principio fondamentale che una parte degli edifici sia restaurata e offerta al riutilizzo, in modo che possa prestare le risorse per la parte che, restaurata, resterà all’esclusivo uso della Congregazione per attività di cultura, spiritualità e ricerca scientifica nella migliore tradizione mechitarista. E’ noto che i nostri antenati, i nostri padri, per principio, hanno dotato le chiese e gli istituti di cultura da loro edificati di complessi produttivi di reddito, affinché, grazie a questi proventi, le istituzioni religiose e culturali potessero adempiere debitamente e serenamente alla propria missione. Lo stesso Collegio Moorat-Raphael possedeva, fino agli anni Settanta del Novecento, parecchie proprietà redditizie a Padova e in altre parti del Veneto le quali, a partire dagli anni Settanta del Novecento, non ci sono più. Grazie a quelle proprietà, il Collegio è stato in grado di offrire, per più di cent’anni, parecchie borse di studio ai ragazzi migliori e bisognosi che lo frequentarono. Le spese previste per il risanamento e il restauro dei complessi sono notevolmente alte. E’ pure elevato l’affitto previsto, perché la Congregazione, grazie a questo e simili proventi, possa dedicarsi serenamente alla propria attività di conservazione e di sviluppo dell’immenso patrimonio (manoscritti, dipinti, oggetti e mobili d’epoca, di alto valore d’antiquariato ecc.) che costituisce pure il patrimonio spirituale del popolo armeno. Con la presente vorremmo pure notificare a tutte le persone e gruppi, in grado di fare una proposta concreta e costruttiva, che possa far fronte alle spese previste e all’impegno di locazione, di presentare le loro proposte entro il termine del 30 giugno 2017. Infatti il tempo stringe. Tanto più, se si prende in considerazione il tempo non indifferente, richiesto dalle pratiche preliminari di verifiche e licenze da rispettare, sempre conformemente alle norme internazionali e alla grande tradizione religiosa e culturale dell’Ordine.
II․ Hazmieh
La proprietà di Hazmieh è già affidata alla cura di un’agenzia immobiliare amica e di alta professionalità, ben nota in Medio Oriente. A Hazmieh si tratta di trasferire la scuola ivi operante a Rauda (dopo aver fatto qui le necessarie ristrutturazioni) ampliandola e migliorandola. Il presente comunicato è pubblicato al fine d’informare l’opinione pubblica armena e gli amici della cultura armena, in un momento in cui, con l’aiuto del Signore è già possibile fare qalche previsione del futuro. Speriamo nell’aiuto del Signore, nella solidarietà e preghiera degli amici.
Segreteria generalizia della Congregazione Mechitarista
San Lazzaro, Venezia, il 2 aprile 2017